Aspetti sociali della Comunicazione

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Il mercato musicale, così come lo conosciamo oggi, incomincia ad assumere i tratti di industria specializzata nella produzione, gestione e vendita del prodotto d'intrattenimento musicale, tra le due guerre mondiali, infatti fino ad all'ora, la pubblicizzazione e l'organizzazione produttiva dell'artista era affidata alla fama che il suo nome portava e ai luoghi nei quali si esibiva. Quando, a cavallo della seconda guerra mondiale, la tecnologia permetterà ad un bacino sempre più largo di utenza di possedere strumenti di registrazione e diffusione sonora, nasceranno i primi impresari del settore, sarà infatti da quest'epoca in poi che la stampa e la commercializzazione dei dischi dei cantanti saranno affidati ad uno nuovo specifico tipo d'impresa, che andrà poi prepotentemente a farsi spazio nel mercato, quella dell'intrattenimento. Negli Stati Uniti nel 1930 il jazz spopola, e di li a poco prenderà piede anche in tutto il mondo occidentale, questo fenomeno viene economicamente interpretato come un duratura e fiorente fonte di guadagno da parte della classe imprenditoriale americana, che, in puro spirito capitalista cerca di tradurre un fenomeno di diffusione mondiale come l'ascolto ed il ballo di questa musica “nera” in fonte di guadagno. Nasceranno così due tra le più grosse etichette discografiche tutt'ora esistenti, la Columbia Records e la EMI; questo nuovo tipo d'impresa, quella dell'intrattenimento per l'appunto, andrà via via espandendosi, inizialmente gestirà i fenomeni musicali già conosciuti, fungendo da intermediaria tra il pubblico e l'artista ed occupandosi della produzione e della promozione dei suoi lavori, più avanti negli anni invece, cambierà assetto organizzativo e la propria politica aziendale, ormai non più volta alla pubblicizzazione di artisti già conosciuti dal pubblico, ma dalla selezione e quindi promozione di artisti emergenti che possano piacere, e quindi vendere, al pubblico stesso. Nel 1953, con la nascita della RIAA, corrispettiva SIAE americana, avremo la definitiva e completa presa di posizione nel mercato da parte dell'etichetta musicale, ormai diventata major, che diventerà a tutti gli effetti la capostipite dell'industria dell'intrattenimento.
Il logo della Warner Bros, una delle maggiori industrie dell'entertainment
A cura di Simone Tucci - Credits - Sito ottimizzato per una risoluzione 1024x768 con Internet Explorer 7.0.5730.13