Aspetti sociali della Comunicazione

dal Papamiento alla Newsletter

 

In Europa, visto il successo conseguito dall'imprenditorialità oltreoceano, si svilupparono nuove etichette musicali che promuovevano i propri artisti nazionali a tutto il paese, è da ricordare infatti come la musica e la radio furono usate per infondere sentimenti nazionalistici nella popolazione della maggior parte degli stati occidentali. Alla fine della seconda guerra mondiale, il mercato musicale incominciò a perdere quei tipici segni “autarchici” degli anni della guerra, e, si aprì allo scambio globale dei propri artisti, anche grazie agli immigrati di svariati paesi adesso la musica europea, russa ed orientale era conosciuta negli Usa e viceversa; incominciò così l'espansione dell'industria musicale, che andava cercando nuovi talenti in tutto il mondo pubblicizzando quelli già sotto contratto, inoltre con le varie fasi di ripresa economica attraversate dai paesi occidentali, alla musica fu abbinato il merchandising dei prodotti derivanti dalla figura che l'artista o il suo disco personificavano ed esprimevano. Da qui in poi nacque la moda di produrre film inerenti alla vita dei cantanti o dei gruppi, di produrre ogni sorta di gadgets che potesse ricordarli, dai dentifrici alle magliette, dall'acconciatura dei capelli al loro abbigliamento. Tutto questo non poté solo che aumentare il volume d'affari delle major, diventate ormai holding, e detentrici di grosse fette del mercato internazionale; inoltre, la “globalizzazione musicale” , fece trasparire una voglia di continua innovazione dell'offerta ludico-musicale da parte del pubblico, quello giovanile prima di qualunque altro. Un esempio di forzata innovazione può essere rappresentato dalla cultura hip-hop, propria della popolazione afro-americana, poi adatta e trasmessa in tutto il mondo e dovunque ci fossero gruppi o classi sociali emarginate, aldilà dell'etica antistante a questo fenomeno culturale, l'impresa musicale intraviste un'espansione del già immenso mercato formato dai propri prodotti, infatti ciò che prima era una destinazione di mercato per un ristretto gruppo di persone ora diventava globale e vendibile ovunque. Ad oggi, nulla è più globalizzato che il mercato ludico-ricreativo, è la causa di ciò e da ricercarsi nelle immense opportunità offerte dalla rete, spauracchio delle major, che si sta globalizzando a sua volta per riproporre l'industria musicale con un aspetto diverso, quello dell'online music store.
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A cura di Simone Tucci - Credits - Sito ottimizzato per una risoluzione 1024x768 con Internet Explorer 7.0.5730.13